Tutte e tutti devono poter disporre del capitale e dei redditi accumulati al momento del pensionamento.
Per riequilibrare il secondo pilastro, il sistema deve essere adattato all’evoluzione del mondo del lavoro e all’invecchiamento demografico. L’eccessivo carico che pesa sulle persone attive verrà ridotto e la situazione per chi ha più di 50 anni sul mercato del lavoro migliorerà. L’85% delle persone attive non sarà interessato dall’abbassamento del tasso di conversione.
- Il tasso di conversione per il capitale obbligatorio verrà adeguato dal 6,8 al 6% conformemente all’aumento della speranza di vita degli ultimi 40 anni. La maggioranza delle persone attive non sarà comunque toccata da questa misura.
- Il supplemento sulla rendita per la generazione di transizione: l’abbassamento del tasso di conversione verrà generosamente compensato. Anche se solo ca. 1/6 delle persone attive sarà interessato direttamente dall’adeguamento del tasso di conversione, ca. il 50% della generazione di transizione (persone con più di 50 anni) riceverà un supplemento sulla rendita.
- La riduzione dei contributi per le persone attive con 50+ anni riduce per loro il rischio di ritrovarsi in disoccupazione. Aumenta l’attrattiva sul mercato del lavoro e la possibilità di trovare un nuovo impiego.